Shepard Fairey, noto come Obey, è un artista e attivista statunitense che ha rivoluzionato la street art con il progetto "Obey Giant" e il celebre poster “Hope” di Barack Obama. Il suo stile, ispirato alla propaganda politica e alla pop art, affronta temi sociali e politici.
Le sue opere sono esposte nei più grandi musei del mondo, mentre il suo impegno continua attraverso murales e iniziative attiviste a livello globale.
50,8 cm x 40 cm
69,2 cm x 68,6 cm
69,2 cm x 68,6 cm
114,3 cm x 96,5 cm
152,4 cm x 111,8 cm
104,1 cm x 78,7 cm
39,4 cm x 29,8 cm
31,1 cm x 31,1 cm
61 cm x 45,7 cm
31,1 cm x 31,1 cm
61 cm x 45,7 cm
61 cm x 45,7 cm
31,1 cm x 31,1 cm
111,8 cm x 152,4 cm
91,4 cm x 61 cm
134,5 cm x 100 cm
40,5 cm x 57,7 cm
88,5 cm x 117 cm
88,5 cm x 117 cm
88,5 cm x 117 cm
88,5 cm x 117 cm
88,5 cm x 117 cm
88,5 cm x 117 cm
76 cm x 104 cm
46 cm x 61 cm
45,5 cm x 61 cm
88,5 cm x 117 cm
88,5 cm x 117 cm
105,5 cm x 105,5 cm
45,7 cm x 61 cm
45,7 cm x 61 cm
30,5 cm x 30,5 cm
31,12 cm x 31,12 cm
76 x 104
Shepard Fairey, noto con lo pseudonimo Obey, è nato nel 1970 a Charleston, in Carolina del Sud. Sin da giovane ha mostrato una forte inclinazione per il design e l’arte urbana, sviluppando un particolare interesse per la cultura punk e hip hop. Nel 1992, ha conseguito la laurea in Illustrazione e Graphic Design presso il Rhode Island School of Design (RISD), gettando le basi per una carriera artistica che avrebbe rivoluzionato il mondo della street art.
La notorietà di Fairey inizia nel 1989, quando lancia il celebre progetto "André the Giant Has a Posse", una campagna virale basata sulla distribuzione di adesivi, poster e stencil raffiguranti il volto del wrestler André the Giant.
Questa operazione, che prende piede nelle strade di Providence e si diffonde rapidamente a livello internazionale, evolve nel più ampio "Obey Giant", movimento che gioca con il concetto di propaganda e il potere dei media, ispirandosi ai principi della teoria del controllo sociale di George Orwell.
Il linguaggio visivo di Obey è caratterizzato da grafiche iconiche, forti contrasti cromatici e messaggi diretti, spesso influenzati dalla propaganda politica del XX secolo.
Le sue opere uniscono elementi del costruttivismo sovietico, della pop art e della street art, con una forte connotazione attivista e sociale. Shepard Fairey affronta tematiche cruciali come diritti umani, giustizia sociale, cambiamento climatico e pacifismo, diventando un punto di riferimento nell’arte impegnata.
Il momento di svolta nella carriera di Fairey arriva nel 2008, quando realizza il celebre poster “Hope” per la campagna elettorale di Barack Obama.
L’immagine, raffigurante il volto stilizzato dell’allora candidato alla presidenza americana, diventa uno dei simboli visivi più iconici della politica contemporanea, consolidando la fama dell’artista a livello globale. Il suo lavoro viene riconosciuto non solo dal mondo dell’arte, ma anche dai media e dalla politica.
Oggi, le opere di Obey sono esposte in alcune delle più prestigiose istituzioni artistiche del mondo, tra cui:
Parallelamente alle esposizioni museali, continua a realizzare murales e installazioni pubbliche, portando il suo messaggio nelle strade delle principali città del mondo.
Oltre alla sua attività artistica, Fairey è fortemente coinvolto in iniziative sociali e ambientali. Collabora con ONG e organizzazioni umanitarie per sensibilizzare il pubblico su temi cruciali, utilizzando la sua arte come strumento di cambiamento.
La sua visione e il suo stile continuano a evolversi, confermandolo come uno degli artisti più influenti della scena contemporanea.
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